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31 Marzo 2012

Progetto ‘L’altro e noi’: immigrazione e convivenza multiculturale a Salerno

 

Link al ciclio di Seminari conclusivi del Progetto L’Altro e noi.

Il Centro Informagiovani del Comune di Salerno ha realizzato dal mese di febbraio al mese di marzo il progetto L’altro e noi rivolto a studenti delle classi terze e quarte di numerose scuole medie superiori salernitane. 
Il progetto ha favorito la valorizzazione delle diversità culturali attraverso il passaggio agli studenti di informazioni ed esperienze che potevano incidere sulla loro formazione cognitiva ed emotiva. 
Hanno partecipato al Progetto 6 classi di studenti per un totale di circa 150 ragazzi. 
Le scuole che hanno ospitato l’equipe per la realizzazione degli incontri sono state: il Liceo Severi, il De Sanctis, il Regina Margherita, l’Alfano I e l’Istituto R.Virtuoso. 
L’equipe che ha realizzato gli incontri è formata da un mediatore culturale esperto di processi formativi, da un animato e da due testimoni stranieri.
Il progetto si è articolato in due incontri della durara di 2/3 ore ciascuno.
Primo incontro
In particolare, all’inizio del primo incontro agli studenti è stato somministrato un questionario per verificare il livello di conoscenza e di consapevolezza del fenomeno migratorio. 
In seguito, attraverso due giochi di ruolo, gli studenti hanno sperimentato varie situazioni nelle quali avrebbero potuto trovarsi se fossero stati loro a svolgere determinati ruoli sociali ora svolti dai migranti. 
Ad esempio, il primo role-play ha cercato di ricostruire le difficoltà dei migranti nel loro passaggio di confine da un paese all’altro. 
Invece, nel secondo role play ogni studente impersonificava un lavoratore con caratteristiche diverse, ognuno di loro svolgeva lo stesso lavoro ma alla fine il datore di lavoro li pagava diversamente. 
Alla fine di ogni gioco il gruppo ha discusso di quello che è accaduto durante la simulazione. 
Infatti gli studenti nel gioco di ruolo diventano per breve tempo attori di diverse situazioni che potrebbero accadere nella realtà. Proprio questa rappresentazione ha consentito ai partecipanti di riesaminare il proprio comportamento e la decostruzione di quanto hanno vissuto li ha aiutati ad essere consapevoli dei propri atteggiamenti e dei sentimenti provati.
Alla fine del primo incontro è stato svolto un esercizio di lettura di una storia per dimostrare come la presenza di pregiudizi ci porta a giudicare una situazione o una persona anche quando non si hanno tutti gli elementi per farlo. Illustrando i meccanismi cognitivi alla base dello stereotipo e del pregiudizio, il mediatore culturale ha aiutato i ragazzi a non avere paura di questi due elementi ma ad essere attenti nel riconoscerli e nel superarli.
Secondo incontro
Durante il secondo incontro sono stati approfonditi gli elementi distintivi del fenomeno migratorio in Italia, nella città di Salerno e nella sua Provincia. Infine è stato favorito l’accoglimento delle diversità culturali come risorsa per sè e la società attraverso il confronto diretto con le testimonianze di giovani immigrati nati in Italia o giunti in tenera età che hanno maturato esperienze positive d’integrazione e realizzazione personale. Gli studenti hanno potuto interagire con i testimoni confrontandosi sulle loro esperienze di vita, tradizioni culturali e differenze religiose.
Da ogni confronto è scaturito un dibattito ricco di domande e di curiosità; l’ascolto e il contatto generato dall’incontro con i testimoni ha avuto il merito di suscitare empatia e compenetrazione fra gli studenti e la condizione dei giovani migranti.
Con un totale 12 incontri e circa 30 ore di attività l’equipe del Progetto L’altro e noi non può che rigranziare sinceramente le scuole che hanno partecipato e i docenti che si sono resi disponibili per organizzare le attività.
Un ringraziamento particolare va ad ogni classe e ad ogni singolo studente che ha partecipato al progetto con il suo entusiasmo e la sua curiosità. Alla prossima!